domenica 13 dicembre 2009

Che sia un esempio?

Cioa Tigri
questa notizia é tratta dal sito Sportpro:
12 dicembre - IN AUSTRIA NUOVA LEGGE PIU' SEVERA: DA 3 A 10 ANNI AI DOPATI

VIENNA - L'Austria rinforza la propria legislazione antidoping con l'adozione di una legge che permetterà di mandare i colpevoli dietro le sbarre se l'inganno comporterà un danno importante per i terzi. Dopo gli scandali degli sciatori alle Olimpiadi del 2006 (Torino) e i fatti clamorosi del Tour 2008, il coinvolgimento di Bernard Kohl e la sua confessione, il parlamento austriaco ha adottato misure più dure e severe in fatto di antidoping. Le nuove regole, in vigore dal 1° gennaio prossimo considerano l'utilizzazione di prodotti o pratiche dopanti, come una frode aggravata ed il delitto sarà passibile da tre fino a dieci anni di reclusione se il danno subito da terzi (oltre ai danni fisici individuali, potrebbero essere anche gli organismi sportivi, le squadre, gli sponsor danneggiati nell'immagine) sarà superiore ai 50.000 euro. Finora in Austra erano sotto tiro solo i fornitori o procacciatori di sostanze e metodi proibiti, dopo una prima riforma, nel 2008 che ha cercato di tappare le falle di una legislazione fino a quel momento piuttosto lassista. "Bisogna proteggere gli sportivi onesti dagli imbroglioni", ha detto il ministro della giustizia austriaco Caludia Bandion-Ortner, che ha avuto l'appoggio di tutti i deputati.
"Il danno - ha spiegato poi il porta-parola del ministro Paul Hefelle - può consistere non solo in un premio guadagnato con la frode del doping, ma anche il denaro degli sponsor che un organizzatore può perdere a causa dell'annuncio di eventuali casi di doping durante la gara da lui organizzata". Fatta principalmente per perseguire i singoli, la legge sembra meno tagliata per gli sport di squadra, ma, sostiene il ministro austriaco: "anche un calciatore che abbia contratti pubblicitari individuali potrà essere perseguito dalla sua stessa squadra in caso di doping". Gli sportivi, insomma, adesso in Austria rischiano non solo la salute, ma concretamente il portafoglio. "Dovranno riflettere bene prima ricorrere al doping", ha commentato il direttore dell'agenzia austriaca antidoping Andreas Schweb. Pienamente concordi le federazioni di atletica e ciclismo recentemente travolte da scandali e vicende doping. Anche se hanno sottolineato la necessità di un'armonizzazione delle leggi a livello europeo e anche mondiale.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Penso sia giusto stangare il portafoglio. Non dimentichiamo che se atleti disonesti vanno a vincere corse in maniera falsa, magari proprio con quella vittoria a volte riescono a guadagnarsi contratti da milioni di euro magari per più anni.