giovedì 4 giugno 2009

Crono S.Giustino vista da Luciano

Ciao Tigri
queste le parole di Luciano


Ciao Alberto, intanto grazie per il messaggio di stima. Le due giornate di San Giustino sono state molto intense per il sottoscritto. In primo luogo per il viaggio, circa cinque ore per andare e circa quattro per il ritorno. Ma parte questo "dettaglio" le gare ritengo non siano state come oragnizzazione all'altezza di un campionato italiano come volevano fregiarsi. I tempi lunghi per le iscrizioni, gli ordini di partenza, le classifiche e le premiazioni e non ultimo le staffette che seguivano i concorrenti a mio modo di vedere non erano all'altezza.
La giornata di sabato per me è stata stessante a causa della lunga colonna che mi ha accompagnato da Modena a Cesena (circa tre ore) poi l'allucinante E45 una vera CARETERA, all'arrivo per la gara individuale la mia adrenalina sportiva era molto provata. Comunque mi preparo e comincio il riscaldamento e soprattutto a cercare la concentrazione per fare una fatica di oltre 20km (32,35min.) Parto, la gamba c'è, la velocità mi soddisfa, prendo coraggio. L'incognita è che non ho visionato il circuito e quindi mi chiedo se avrei avuto cali vistosi; invece no, anzi nella parte finale ondulata sono ancora discretamente reattivo. La giornata termina con le premiazioni circa alle ore 20,10. Quinto di categoria.(con borsina)
La giornata di domenica comincia presto, molto più rilassata con colazione e battute con Maurizio Giancarlo Andrea e gli altri ragazzi di La Spezia anche loro presenti per la gara. Si parte per la partenza non piove ma il tempo presto ci fa' capire che sarà una mattinata tosta. Alberto e Rik sono già arrivati (carichi). Comincia a piovere la decisione se partire, per me è sofferta, probabilmente se non ci fosse stato Alberto non sarei partito anche perché la strada alle 09,51 era veramente bagnata e la pioggia aumentava. Comunque parto.(con riscaldamento approssimativo) Le sensazioni non sono buone anzi ottime. Non sento più la pioggia di sopra ne l'acqua che la bicis olleva e mi riempie le scarpe. Mi accorgo presto che il mio compagno non ha questo ritmo, non importa. Ci sono alcuni tratti che ho memorizzato e che temo (il rettilineo di Aghiari) non mi sono sbagliato, è durissimo interminabile. Il mio compagno non riesce di darmi un cambio.Si passava dai miei 38/40 km ora a 32/34 km ora suoi. Ma il meglio l'ho dato nel tratto di ritorno e sull'odulato finale, sempre davanti. Un po' come quando corriamo in coppia io e te (tu davanti e io dietro). Dimenticavo, a circa 5 km ho avunto anche un piccolo guasto meccanico, una della protesi si è staccata dal manubrio e fortunatamente non è finita in mezzo ai raggi della ruota anteriore. Il trance agonistico era tale che non mi ha distratto e anche con solo una protesi sono riuscito a termiare la gara. km 30 - 46,41min. quarto di categoria (con borsina).
Mi sono un po' dilungato, l'unico dispiacere è stato quello di non vedere arrivare Alberto e Rik causa foratura. Loro hanno preso il momento peggiore della mattinata quando la pioggia era veramente battente.
Ciao Tigre Luciano

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